13 dic 2011

Non chiamiamole morti bianche

Troppo spesso ci sono incidenti sul lavoro. Troppo spesso gente che va a lavorare non sa se tornerà a casa. Spesso, troppo spesso, per pochi euro. Diamo voce a questi giovani, donne e uomini che nella disperazione del momento, si accontentano di lavori privi di ogni minima sicurezza. Ecco quello che è successo ieri è solo uno dei tanti tragici incidenti che ogni giorno riempiono le nostre cronache, di cui si parla troppo poco e male. Se quello che è accaduto a Francesco Pinna, studente lavoratore di soli 19 anni, potrà servire a cambiare le cose forse potremo dare un senso a questa morte assurda, forse. Perchè sono morti inconcepibili, a cui è davvero difficile dare un senso. La morte a questa età e per lavoro non può essere accettabile. E non chiamamole morti bianche, diamo loro un colore, perchè così sarà impossibile dimenticare.

2 commenti:

  1. Ho letto e siamo tutti concordi. Non sappiamo bene la dinamica dell'accaduto. Quello che per adesso mi rode e che se sto ragazzo non fosse morto, nessuno avrebbe saputo che era stato assunto (chissà se lo era veramente) a 5 euro l'ora.
    Ho sempre lavorato nel mondo dello spettacolo e tante volte ho visto i protagonisti chiudere non uno, ma tutti e 2 gli occhi sui propri lavoranti; nel contempo sta gente inneggia a principi e slogan. Vogliamo credere che non sia questo il caso, ma conoscendo l'ambiente si fa fatica.

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  2. Ciao stellina, la mia città è rimasta tristemente colpita da questa disgrazia..Quel povero ragazzo poi..Non ci sono parole..rabbia si, perchè non doveva succedere..mi pare non sia mai successo.
    Ma che si debba morire per sapere che si guadagnano 5 euro all'ora è una ipocrisia. Lo sanno tutti, sopratutto Lor Signori. Se ti lamenti perdi pure quelle 5 euro, che per un ragazzo che studia sono magari una piccola ricarica per il suo cell. La giustizia non è di questo mondo purtroppo..Ciao stelluccia ^_^

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